
Quando ci innamoriamo siamo meno attenti alla privacy, questo è ciò che emerge da una ricerca svolta da Kaspersky Lab in collaborazione con la società di ricerca Toluna.
La famosissima azienda russa Kaspersky, specializzata in software per la sicurezza informatica, nel giorno di San Valentino ha pubblicato uno studio secondo cui le persone innamorate non hanno alcuna riserva nel mettere al primo posto il benessere della coppia rispetto alla privacy del singolo.
Questo è il motivo che spinge una coppia, stabile e felice, a condividere più facilmente pin e password di smartphone e tablet, rispetto ad una coppia in crisi. Infatti, in questo caso lo scenario cambia e la maggior parte delle persone intervistate teme maggiormente l’invasione della propria privacy.
Lo studio dimostra che chi vive un rapporto di coppia insoddisfacente è incline, tendenzialmente, a celare le proprie attività on-line rispetto a chi è felice, si parla di una media del 70% delle persone che hanno dichiarato di essere in crisi con il proprio partner rispetto al 54% di quelle che vivono, invece, un rapporto sereno.
Tra le attività che il campione intervistato dichiara di nascondere di più al proprio partner ci sono: la messaggistica, i siti web visualizzati, utilizzo dei propri soldi e infine i file personali. Inoltre, sempre in base a questa ricerca un terzo degli intervistati ha dichiarato di aver discusso con il proprio partner sul rispetto della privacy e della riservatezza circa le attività on-line.
La stessa percentuale si applica anche a quelli che hanno dichiarato di aver spiato il proprio partner on-line per controllare il suo comportamento in rete.
Il problema di conciliare privacy e amore, è sempre più sentito da chi ha una relazione, la vita digitale è spesso ricca di segreti che siano buoni o cattivi e non è sempre facile condividerli.
Tuttavia, è sempre meglio riflettere sul fatto che quando si decide di condividere la vita con una persona i confini della privacy devono necessariamente cambiare. E’ giusto condividere con il partner sia la vita reale che quella virtuale, ciò tuttavia non deve trasformarsi in un mezzo di controllo dell’altro.
Per chi non condivide questa riflessione, considerando il diritto alla privacy un diritto inalienabile dell’uomo, la società che ha commissionato lo studio offre una serie software in grado di tutelare efficacemente la privacy dei propri clienti e al contempo assicurare una felice vita di coppia. In fondo come recita un vecchio detto “occhio non vede cuore non duole”.