
BlackBerry accusa Facebook di aver copiato elementi chiave presenti nei propri programmi di messaggistica e promette di dare battaglia in Tribunale.
Dopo anni di infruttuosi dialoghi tra le due società, BlackBerry ha depositato presso il Central District of California un reclamo nei confronti della società statunitense. Nelle 117 pagine, la società canadese lamenta la violazione di numerosi brevetti da parte di Facebook, Whatapp e Instagram.
In special modo, BlackBerry denuncia che elementi relativi alla messaggistica integrati nel proprio sistema dal colosso statunitense, erano già utilizzati da BlackBerry Messager (BBM). Quest’applicazione esisteva già negli anni Duemila e veniva utilizzata da 100 milioni di dispositivi Android, pertanto, secondo l’amministratore delegato della BlackBerry non sarà difficile dimostrare la violazione del diritto d’autore.
In particolar modo, la società canadese lamenta la violazione dei brevetti che riguardano elementi caratteristici dei sistemi di messaggistica, quali ad esempio: i numeri che compaiono sulle icone per indicare i messaggi non letti o la possibilità di taggare amici e familiari in una foto.
Inoltre, anche il sistema di crittografia utilizzato per proteggere la privacy degli utenti, sarebbe stato brevettato dalla società canadese e copiato dalla società di Palo Alto.
Negli ultimi anni la società BlackBerry è stata spesso al centro di contenziosi riguardanti violazioni di copyright. Si pensi alla causa intentata contro la Nokia, lo scorso anno, per violazione di brevetti che le ha fruttato ben oltre gli 800 milioni di dollari. L’azienda BlackBerry, ormai surclassata da Samsung e Apple nel mercato della telefonia, avrebbe ripiegato sul settore dello sviluppo software.
Tuttavia, secondo alcuni, la società invece di occuparsi della realizzazione di nuovi software sta utilizzando le decine di migliaia di brevetti in suo possesso come business.
Il portavoce della BlackBerry, in risposta a tali critiche, ha affermato che “Proteggere gli Asset e le proprietà intellettuali è il dovere di ogni amministratore delegato, non è al centro della strategia BlackBerry”.
Paul Grewal, deputy general cuonsel di Facebook, a seguito del deposito in Tribunale del reclamo, ha sarcasticamente risposto “la causa intentata da BlackBerry riflette tristemente lo stato attuale del settore della messaggistica: avendo abbandonato i suoi sforzi per innovare, ora BlackBerry cerca di ‘tassare’ l’innovazione altrui. Intendiamo combattere”.