
L’incidente nucleare russo dello scorso 8 agosto, verificatosi a Severodvinsk, molto più grave del previsto, secondo alcuni esperti potrebbe avere conseguenze peggiori di quello Chernobyl
L’allarme è scattato quando la CTBTO, l’Organizzazione a sostegno del trattato di bando complessivo dei test nucleari, ha reso pubblico una simulazione dell’ampiezza della nube radioattiva che ha avvolto gran parte della Russia e toccato anche diversi altri stati confinanti. Le autorità russe non hanno, nel frattempo fornito alcuna spiegazione sulla nube radioattiva.
L’incidente russo
L’8 agosto scorso, presumibilmente, durante il test, del missile da crociera Burevestnik a propulsione nucleare, si è verificata un’esplosione. L’incidente è avvenuto davanti al poligono missilistico di Nionoska, sul Mar Bianco ed ha causato la morte di 7 persone ed il ferimento di altre 15. Da quanto dichiarato dall’agenzia nucleare russa Rosatom, il propellente avrebbe preso fuoco e sarebbe poi esploso. Dopo due settimane permane un assoluto riserbo sull’argomento. Le autorità russe negano che l’esplosione possa rappresentare una minaccia per l’ambiente o per la popolazione. Tuttavia, la simulazione della CTBTO mostra chiaramente come la nube radioattiva si stia propagando. Inoltre, nella zona in cui si è verificato l’incidente è stato rilevato un picco della radioattività superiore di “20 volte” ai dati normali.
Il silenzio assordante delle autorità russe
Purtroppo, dell’incidente non sono state fornite molte informazioni. Le stazioni di monitoraggio nucleare installate a Kirov e Dubna hanno smesso di funzionare subito dopo l’incidente. C’è chi sostiene si tratti di un tentativo per limitare la diffusione di informazioni sia all’interno che all’esterno della Russia.
Questa disinformazione potrebbe essere molto rischiosa. Secondo il parere della CTBTO, per determinare i rischi per la salute è necessario che le autorità russe rendano pubbliche tutte le informazioni sulla natura dei radionuclidi utilizzati, sull’attività totale presente nel missile e sulle concentrazioni rilasciate nell’aria dopo l’esplosione.
La corsa all’acquisto dello iodio
Gli abitanti della vicina cittadina, in cui si è verificato l’incidente, hanno preso letteralmente d’assalto le farmacie in cerca di iodio, noto farmaco che contrasta gli effetti dell’avvelenamento da radiazioni.