
La fiera di Roma, Maker Faire, dedicata alla tecnologia ed alle varie forme di innovazione, punta per l’edizione 2019 anche sull’arte contemporanea
Tecnologia ed arte contemporanea: un particolare binomio sul quale da quest’anno gli organizzatori di Maker Faire intendono investire.
Maker Faire: in Italia alla settima edizione
Maker Faire è una fiera dedicata alle nuove scoperte ed invenzioni in ambito tecnologico. L’evento in realtà è nato negli Stati Uniti, nel 2006, a San Francisco a cura di una rivista, la Make magazine. A partire da quella edizione e da quella location, Maker Faire si è diffusa in vari Paesi del mondo, tra cui anche l’Italia. La manifestazione di Roma, che si svolgerà dal 18 al 20 ottobre, giunge alla sua settima edizione.
L’importanza di Maker Faire è dimostrata, inoltre, dall’alto numero di partner e sponsorizzazioni. La fiera, promossa e organizzata dalla Camera di Commercio di Roma, gode del supporto di Ita (Italian Trade Agency per l’internazionalizzazione delle imprese italiane), Inail, Union Camere, Dintec (Consorzio per l’Innovazione Tecnologica) e Regione Lazio.
Vetrina per aziende ed operatori “fai da te”
Maker Faire è una grande vetrina, pensata non soltanto per le imprese ma anche per gli operatori del “fai da te”. Anche un semplice amatore, in pratica, può presentare una propria invenzione ad un pubblico molto ampio, formato da centri di ricerca, università e grandi aziende. Solitamente, si va dalla robotica alla difesa dell’ambiente, dall’uso delle fonti energetiche alternative all’ambito agro-alimentare.
Perché una sezione sull’arte contemporanea?
Tuttavia, quest’anno i visitatori dei padiglioni di Maker Faire, presso la sede della Nuova Fiera di Roma, troveranno una grande novità: una sezione ad hoc sull’arte contemporanea. A proporla è stato il curatore della manifestazione, Valentino Catricalà, il quale, in questo modo, vuole creare una grande opportunità: raccordare i makers tecnologici alla rete dei grandi artisti italiani e stranieri.

Catricalà ha maturato tale scelta per l’edizione 2019 della fiera tecnologica di Roma in base alle sue pregresse esperienze professionali. Tra queste, si segnalano soprattutto l’organizzazione del Media Art Festival al Maxxi (Museo Nazionale della Arti del XXI secolo di Roma) ed il ruolo, ancora in carica, di principal investigator presso la Serpentine Gallery di Londra. In un mondo in continua evoluzione, secondo Catricalà, non si può non rivolgere uno sguardo anche verso la produzione artistica contemporanea, che inevitabilmente risente del contatto con la tecnologia.
In questa particolare sezione di Maker Faire, gli artisti partecipanti (Patrick Tresset, Sergey Komarov e Alexey Grachev per citare solo qualche nome) proporranno una serie di installazioni multimediali, le pop up art, nelle quali si uniranno videoarte, robotica, sound art ed intelligenza artificiale. Inoltre, sono previsti incontri con il pubblico che potrà essere coinvolto in esperienze multisensoriali.
Un’arte che stimoli la riflessione
«Le opere – afferma Valentino Catricalà nel presentare la grande novità della fiera romana – basate sia su proposte di concetti utopici sia su progetti realizzabili collegati a temi universali quali la vita umana, la salvaguardia dell’ambiente, le relazioni sociali, si propongono di stimolare attraverso la creazione artistica interrogativi e riflessioni che riguardano ognuno di noi e il mondo che ci circonda».