
Mentre InSight atterrava con successo sul pianeta rosso, la fotocamera del rover della Nasa Curiosity, lo scorso 26 novembre, immortalava uno strano oggetto brillante che spiccava nel monotono deserto marziano
Gli scienziati della Nasa hanno soprannominato tale oggetto “Little Colonsay” e ritengono che si tratti di meteorite composto da una lega di ferro e nichel. Per saperne di più, però, bisognerà analizzare la sua composizione. Curiosity colpirà una parte del piccolo oggetto, con un potentissimo raggio laser, per vaporizzarne dei frammenti e studiarne la chimica.
I rari meteoriti ferrosi di Marte
La atmosfera estremamente rarefatta di Marte (equivale all’1% di quella Terrestre) fa si che i meteoriti arrivino praticamente quasi intatti sulla superficie marziana. Quindi è più semplice analizzarli nella loro interezza. Un altro aspetto affascinante di questi corpi celesti riguarda la loro composizione. Su Marte la maggior parte dei meteoriti rinvenuti è composto da una lega in ferro mentre sul nostro pianeta è molto raro trovarne di questa composizione (solo il 4% dei meteoriti terrestri è composto da una lega i ferro). Gli scienziati della Nasa per spiegare la loro fitta presenza sul pianeta rosso hanno ipotizzato che questi tipi di meteoriti resistano meglio ai processi erosivi del pianeta rosso.
Curiosity non smette mai di stupirci
Il rover giunto su Marte nel lontano 2012 non smette di stupirci. La Nasa ha di recente pubblicato un nuovo rapporto sullo stato della missione, nel quale viene spiegato come Curiosity oggi stia cercando di capire le condizioni climatiche del pianeta rosso. Invero, quest’anno su Marte le condizioni climatiche sono state particolarmente critiche, si è verificata la stagione più ventosa mai registrata fino ad oggi e conseguentemente anche le tempeste di sabbia sono state molto più intense. Per studiare il fenomeno gli scienziati hanno sfruttato il sistema di calibrazione delle telecamere del rover. Questo meccanismo, a dir vero, ben poco tecnologico, funziona utilizzando un penny di quasi 100 anni fa. I tecnici della Nasa hanno notato che la polvere accumulatasi, in questi mesi a causa delle continue tempeste di sabbia, sulla monetina utilizzata per la calibratura è quasi scomparsa, questo secondo la loro opinione è il segnale che la lunga stagione delle tempeste di sabbia volge al termine.