
Una tecnologia diventata, ormai, indispensabile dopo i tanti casi di cronaca
Paola De Micheli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, ha firmato il decreto attuativo per l’obbligo dell’istallazione dei seggiolini anti-abbandono nelle auto. Dopo l’approvazione in Parlamento il 25 settembre, è arrivato anche il parere favorevole della Commissione Europea e del Consiglio di Stato. La nuova legge diventerà operativa nel momento della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale e saranno previste delle agevolazioni fiscali per favorirne l’acquisto.
Seggiolini anti-abbandono come funzionano?
I seggiolini anti-abbandono sono come i normali sediolini che già consociamo, ma con in più un dispositivo elettronico di sicurezza che rileverà i movimenti del bambino. Questa apparecchiatura non è altro che un sistema d’allarme sonoro connesso allo smartphone che ricorderà ai genitori la presenza del piccolo in auto. Per farli funzionare, sarà sufficiente connettere i sediolini all’app specifica e il sistema già dopo pochi minuti segnala la presenza del bambino a bordo.
Per chi già possedesse il seggiolino senza il dispositivo anti-abbandono, potrà semplicemente installare un congegno aggiuntivo. Quest’ultimo si attacca allo spallaccio del sediolino o alla cintura di sicurezza, avvisando qualora il cellulare si allontanasse dall’automobile. Ci sono due tipi di allarme: primo livello, se lo smartphone si allontana dal veicolo in cui è installato il dispositivo attivo, verrà attivato un segnale visivo e sonoro; allarme di secondo livello, viene attivato quando quello di primo livello non viene disattivato e invia un messaggio di allarme a tutti i numeri di emergenza preimpostati.
Presenti già sul mercato
Le aziende non si sono fatte trovare impreparate e già sono presenti sul mercato diverse tipologie di seggiolini anti-abbandono. Il costo varia dai 150 fino ai 300 euro, però, come detto in precedenza, si può anche acquistare un dispositivo aggiuntivo il cui prezzo varia, di norma, tra i 30 e i 60 euro.
Una tecnologia diventata, ormai, indispensabile dopo i tanti casi di genitori che hanno dimenticato i propri figli in auto e, in alcuni casi, con epiloghi tragici.