
Il 13enne è nato senza entrambi i padiglioni auricolari. Un orecchio è già stato ricostruito all’ospedale Meyer di Firenze
L’evoluzione tecnologica fa passi da gigante e la sua applicazione in numerosi settori aiuta la vita delle persone. Una delle innovazioni più sorprendenti è la stampa 3D che ha permesso la ricostruzione di un orecchio a un bambino di 13 anni. Scopriamo come funziona e ricostruiamo l’innovativo intervento avvenuto a Firenze.
Stampa 3D: come funziona?
Per stampa 3D si intende la realizzazione di oggetti tridimensionali mediante produzione additiva (un processo di unione dei materiali). Per eseguire questo tipo di processo bisogna avere un modello 3D il quale viene prodotto con dei software di modellazione. La stampante 3D è una macchina, quindi, in grado di creare degli oggetti di plastica a partire da dei file digitali. Questa tecnica si può usare in diversi campi: sanità, intrattenimento, ricostruzione dei fossili in paleontologia, la replica di manufatti antichi, la ricostruzione di ossa e molto altro.
Ricostruzione orecchio tramite stampa 3D: il primo in Italia
All’ospedale Meyer di Firenze è stato ricostruito, a un bambino di 13 anni, un orecchio grazie alla stampa 3D a partire da una piccola porzione di cartilagini costali. Ricordiamo che il bambino è affetto da microtia (malformazione dell’orecchio esterno che porta una riduzione delle dimensioni del padiglione auricolare). L’intervento, unico nel suo genere in Italia, ha visto operare insieme chirurghi e ingegneri in sala operatoria. L’orecchio, stampato in tutte le sue parti, è uguale a uno vero. Per il bambino, grazie all’esito positivo dell’operazione, ora sarà possibile ricostruire anche l’altro padiglione auricolare mediante la stessa tecnica.