
Stupro in Circumvesuviana, la vittima racconta i momenti della violenza nella trasmissione “L’aria che tira” di La7
Un racconto straziante quello di Marina, la giovane 24enne di Portici vittima di stupro nella strazione di San Giorgio a Cremano della Circumvesuviana.
Il Tribunale del Riesame ha stabilito la scarcerazione di Alessandro Sbrescia e Antonio Cozzolino due giovani inizialmente arrestati, mentre il terzo, Raffaele Borrelli, per il momento è ancora in stato di detenzione.
La vittima è stata ospite del programma di La 7 “L’aria che tira” condotto da Myrta Merlino raccontando i momenti della violenza subita ad inizio marzo.
“Mi hanno attratto con la scusa di fumare”
“Con la scusa di fumarci una canna uno dei ragazzi mi ha convinto ad andare dalle parti dell’ascensore, senza telecamere– ha esordito la ragazza-. Li ho seguiti per cortesia ma anche perché ero tentata anche se avevo una cena da amiche e volevo arrivarci lucida”.
“Il primo rapporto con Sbrescia”
“Nei pressi dall’ascensore Antonio Sbrescia apre le porte e mi spinge dentro– ha continuato Marina-. All’inizio sono sola con lui e mi obbliga ad avere un rapporto orale e vuole avere un rapporto anale ma io lo imploro di non farlo e dopo consumiamo un rapporto sessuale che io non volevo”.
“Poi arrivano gli altri”
“Successivamente la porta si apre e viene incontro Antonio Cozzolino che mi ha abbracciato perchè avevo i pantaloni abbassati dato che in quello stesso istante transitava una signora– ha proseguito la 24enne-. Antonio Cozzolino entra con Raffaele Borrelli e mi spinge ad avere un rapporto orale, ma ero molto agitata infatti avevo i conati di vomito. Lui se ne è accorto, ma cambia posizione avendo un altro rapporto sessuale completo. Poi ancora Raffaele Borrelli insiste per un altro rapporto orale”.
“Ho detto di finirla”
“Ho implorato loro di finirla– ha concluso la ragazza-. Non erano mai rapporti consenzienti, ma loro non finivano”.
La chiosa finale della conduttrice Myrta Merlino: “Un no è un no. Se non lo si rispetta è sempre una violenza”.