
X Law è il nome di un particolare software utilizzato dalla Polizia di Stato per prevedere nelle città furti ed atti criminosi
Il software X Law è stato elaborato da due agenti napoletani della Polizia di Stato, ricevendo il consenso da parte dei docenti delle Università Federico II e Parthenope nonché, a dicembre scorso, il premio SMAU di innovazione digitale.
Un ricco database alla base del funzionamento
Il software X Law è la chiara dimostrazione dei “passi da gigante” che la tecnologia sta compiendo nel campo delle I.A., cioè le Intelligenze Artificiali. Esso formula le sue previsioni in primis sulla base di quanto viene immagazzinato nel suo database, ovvero denunce presentate da cittadini, vittime di furti ed altre tipologie di reato, e conseguenti provvedimenti giudiziari. In secondo luogo, il software procede ad incrociare questa mole di dati con ulteriori statistiche inerenti alla frequenza con cui questi atti criminosi avvengono ed ai quartieri cittadini in cui tendono a ripetersi, ma anche con altre informazioni che possono apparentemente risultare insignificanti, come ad esempio il tipo di casco maggiormente utilizzato dai rapinatori che agiscono sugli scooter. X Law, inoltre, ha la capacità di considerare anche la quantità di persone residenti in una determinata zona della città e la presenza di banche ed attività commerciali.
Secondo i tecnici che lo hanno elaborato, dunque, il software X Law risponde pienamente ai requisiti che solitamente si richiedono in un sistema guidato da un’Intelligenza Artificiale: l’euristica, cioè la capacità di pensare ed attuare azioni tipiche dell’essere umano; la trasparenza, ossia la chiarezza nell’illustrare tutte le procedure necessarie per il raggiungimento di un certo risultato; infine, la flessibilità, ovvero il saper adattarsi a cambiamenti di strategie in corso d’opera.
Risultati positivi a Napoli e nel resto d’Italia
Al momento i risultati ottenuti dalla Polizia di Stato attraverso il ricorso a X Law sono abbastanza soddisfacenti. A tal proposito, Napoli è tra le prime città ad essere stata scelta per la sua sperimentazione. Volendo citare un recente caso-esempio, circa una settimana fa, è stato possibile arrestare nel capoluogo campano, grazie al software, un uomo di 35 anni che aveva rubato un motorino in Via Girolamo Santacroce. Questi, nel pianificare il suo atto criminoso, non aveva considerato un dettaglio importante e che si è rivelato utilissimo, invece, per gli agenti della Questura ai fini della sua cattura: il ciclomotore aveva in sé un dispositivo di posizionamento GPS. In questo modo, il software X Law ha potuto individuare il percorso che l’uomo stava compiendo spingendo a mano il veicolo. In realtà, il sistema informatico, in virtù delle sue speciali caratteristiche, già nelle ore precedenti aveva previsto proprio nel quartiere Vomero un possibile furto: un’ipotesi, questa, realmente verificatasi e confermata dopo pochissimo tempo dalla denuncia sporta dal proprietario del motorino. Conclusione della vicenda: il ladro, che aveva con sé alcuni attrezzi per poter forse staccare successivamente pezzi dal mezzo, è stato individuato nei dintorni di Piazza Dante, arrestato e condotto in Questura per essere sottoposto a tutte le consuete procedure giudiziarie.
Anche in altre città italiane, la Polizia di Stato sta ricorrendo, nelle ultime settimane, all’uso di X Law per le proprie attività di indagine. Tra queste, ad esempio, Parma, nella quale si è stimata già, a partire dallo scorso 8 gennaio, una percentuale di attendibilità delle previsioni oscillante tra l’87 ed il 97%.